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La semplificazione – Enti pubblici

Sbloccare stallo e malfunzionamento degli uffici pubblici, semplificare le procedure che ostacolano l’attività professionale degli architetti romani, dialogare con le istituzioni coinvolte nella ridefinizione di norme, regole e principi riguardanti i professionisti. Sono i campi di azione in cui si ci si è mossi nel primo mandato, attraverso lettere, denunce, proposte concrete, incontri, iniziative, tavoli tecnici. Sulle tematiche maggiormente incidenti sull’attività degli iscritti, l’Ordine si è attivato su più livelli, rivolgendosi a Governo, Soprintendenze, Regione Lazio, Campidoglio, ma anche Agenzia delle Entrate e comuni della provincia di Roma.

Uno dei principali temi sotto la lente dell’OAR è stato quello della carenza di personale presso gli uffici pubblici, in particolare per quando riguarda il Dipartimento di Programmazione e Attuazione Urbanistica (Dpau) di Roma Capitale. L’attenzione continua da parte dell’Ordine ha contribuito allo sblocco dell’assunzione di cento architetti da parte del Campidoglio (anche se, purtroppo, solo cinque unità sono state destinate al Dpau).

Altra azione concreta – per arginare le forti criticità di funzionamento degli uffici capitolini – è rappresentata dalla Commissione «Ciclope», istituita dall’OAR per aiutare gli iscritti a rapportarsi con la Pa nello svolgimento delle procedure urbanistico-edilizie. In quest’ambito, tra l’altro, è stato attivato uno specifico servizio gratuito di assistenza tecnico-legale per consulenze di carattere tecnico-legale su aspetti come il mancato rispetto dei tempi procedurali e dubbi interpretativi sulla normativa urbanistico/edilizia. Avviata lo scorso giugno, inoltre, «PArlARCi», iniziativa nata dalla collaborazione tra Ordine, Dpau – Ufficio Condono di Roma Capitale e Risorse per Roma (Rpr); obiettivo: rispondere a quesiti degli iscritti in merito all’utilizzo delle procedure telematiche semplificate per le pratiche di condono edilizio.

Con Regione Lazio è stato siglato ad aprile, attraverso la Federazione degli Ordini degli Architetti Ppc del Lazio, un protocollo d’intesa in ambito formazione, per favorire il confronto diretto su temi di comune interesse tra i tecnici interni all’amministrazione e i liberi professionisti. Stessi contenuti, in ambito formativo, sono al centro della convenzione firmata a fine marzo tra OAR e Roma Capitale. Diversi, infine, gli accordi sulla formazione professionale con i comuni della provincia di Roma: da Grottaferrata a Velletri fino a Guidonia Montecelio.

Dopo aver ricevuto segnalazioni dagli iscritti, l’Ordine si è attivato con Agenzia delle Entrate sul fronte delle difficoltà di fruizione dei servizi per l’accesso agli atti, attraverso gli sportelli catastali, e ai servizi telematici, ottenendo chiarimenti, anche attraverso un’apposita comunicazione trasmessa dall’Ufficio provinciale di Roma delle Entrate.

Infine, ma non certo per importanza, si colloca l’azione dell’Ordine di Roma sul fronte «normativo»: leggi e regolamenti in stretta connessione, da una parte, con lo svolgimento dell’attività professionale e, dall’altra, presupposto per la ripartenza del Paese. Ecco tre esempi: l’allarme e le pressioni dell’OAR sull’articolo 10 del Dl Semplificazioni, che rischiava di provocare uno stop totale alla rigenerazione urbana nei centri storici, che hanno portato a ottenere i chiarimenti richiesti con una circolare interpretativa firmata dal Mit e Funzione Pubblica; la proposta di Dlgs con le «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato» (attuazione legge 81/2017) per affrontare le criticità sul funzionamento della macchina amministrativa; lo schema di proposta di legge volta all’introduzione di minimi tariffari inderogabili per le professioni dell’area tecnica, modifica del cosiddetto Decreto Liberalizzazioni (Dl 1/2012).

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