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Urban Center – Casa dell’Architettura

In vista delle prossime sfide e per dare forza alle iniziative già discusse e in attesa di essere istruite e attuate, anche a Roma, come in altre città globali, non si può rimandare ancora l’istituzione di un URBAN CENTER, un contenitore di idee e di proposte, riconoscibile e presente sul territorio, all’interno del quale integrare realtà già presenti dentro OAR e aperto alla sperimentazione di nuovi strumenti di interazione fra attori istituzionali, professionali, imprenditoriali, sociali. L’URBAN CENTER dovrà ottimizzare risorse e indirizzare con maggiore coerenza gli obiettivi di breve e lungo periodo in favore e a supporto della comunità di attori che gravitano attorno al mondo dell’architettura, dell’edilizia, delle costruzioni e del design a Roma, in tutte le sue forme e le sue scale.

L’Urban Center dovrà confrontarsi con le istituzioni locali e nazionali che si occupano della trasformazione delle città e del territorio, animare il dibattito, ma soprattutto tracciare percorsi che illustrino ‘come’ si possono attuare opere piccole o grandi, ma che hanno l’ambizione di trasmettere una visione alta del progetto di architettura nell’interesse della comunità, e che rendano chiaro anche ai non addetti ai lavori quanto l’architettura può essere determinante per trasformare la realtà fisica e sociale di una città.

Le iniziative dell’Urban Center terranno conto della ‘militanza culturale’ con cui gli architetti in epoca moderna, tradizionalmente, si identificano e si mobilitano, ma non tralasceranno la necessità di coltivare un atteggiamento progettuale ‘proattivo’ e realistico perché i progetti (in particolare quelli esito di consultazioni) non rimangano ‘sulla carta’. In questo senso l’Urban Center amplificherà il ruolo istituzionale di ‘formazione’ di OAR secondo una formula rinnovata, la più autentica per un Ordine Professionale, simulando azioni dimostrative (progetti pilota, concorsi, workshop, mostre, ecc.) che chiariscano e illustrino le potenzialità e i limiti dei vecchi e dei nuovi strumenti legislativi e amministrativi (Legge regionale sulla Rigenerazione Urbana, PNRR, Bonus per l’edilizia, Edilizia Sociale, ed altre opportunità e opzioni che verranno). Le esperienze ‘sul campo’ (Esquilino, Corviale, Eur, ecc.) che sono già state sperimentate negli ultimi anni da OAR, nel quadro di diverse iniziative, costituiscono un patrimonio di conoscenze che sarà valorizzato, commentato, perché sia il più possibile conosciuto dagli iscritti e a partire dalle quale si individueranno temi e sfide per il futuro.

Articolazione dell’Urban Center:

  1. Le Case dell’Architettura (Acquario Romano e punti OAR sul territorio della provincia) luoghi del ritrovato rapporto tra Ordine e amministrazioni locali con il compito di promuovere la cultura architettonica e l’architettura contemporanea nel territorio, attraverso mostre, premi, conferenze, incontri e iniziative di carattere nazionale e internazionale. Favorendo il confronto e lo scambio tra la cultura architettonica e le altre forme e linguaggi del sapere, attraverso cicli di film, incontri con autori e manifestazioni interdisciplinari.
  2. La Commissione Rapporti con il Territorio. Una commissione che segua con attenzione le iniziative che si sviluppano sul territorio a partire dalle libere associazioni di cittadini e stakeholder locali, che promuova presso gli iscritti e non solo la conoscenza di quanto avviene nei territori con l’obiettivo di formare l’architetto come facilitatore degli interventi di trasformazione capace di attivare procedure e progetti di qualità.
  3. L’Ufficio Progetti Speciali. Un ufficio dedicato ad individuare finanziamenti Regionali, Nazionali ed Europei, selezionare i bandi, costruire i partenariati – regionali, nazionali ed europei – necessari ad assicurare il successo dei progetti, istruire i progetti stessi e presentarli alle istituzioni appaltanti. Un ufficio strategico che consentirebbe all’OAR di reperire risorse extra per finanziare in primis lo stesso Urban Center ma anche per altre iniziative di promozione della figura e del ruolo degli architetti nei progetti complessi di trasformazione territoriale, di rigenerazione urbana, così come per ricerche e progetti sperimentali.
  4. La Casa della Città, istituita a suo tempo dal Comune di Roma presso l’edificio ex manifattura tabacchi sede dell’ufficio patrimonio e mai decollata, potrebbe essere la sede dove delocalizzare l’Urban Center, alcuni uffici dedicati dell’OAR e i servizi agli iscritti lasciando la sede attuale dell’Acquario come sede di rappresentanza per gli eventi della Casa dell’Architettura, gli incontri internazionali, gli eventi dedicati al dialogo con le istituzioni e la politica.
  5. SPAM, il festival dell’Architettura di Roma promosso dall’OAR (giunto alla sua terza edizione), l’obiettivo è quello di trasformarlo, farlo crescere e renderlo il punto di arrivo delle attività svolte durante l’anno negli avamposti culturali sopra descritti. Il festival per assolvere al suo obiettivo principale, ossia quello di promuovere e diffondere la cultura architettonica e la figura dell’architetto, dovrà calarsi anche nei quartieri e nei territori, applicare interventi sperimentali possibilmente capaci di permanere anche dopo l’evento, animare e riattivare spazi alle diverse scale come manifestazione empirica di ciò che le trasformazioni urbane e gli architetti possono fare oggi anche solo gestendo risorse già presenti nei territori.

 

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